Giunto

Il giunto di collegamento tra il rinvio angolare e il riduttore epicicloidale, è stato concepito per poter essere realizzato nel modo più semplice possibile da qualsiasi officina meccanica oltre che per ridurre al minimo l'ingombro garantendo comunque la massima resistenza nel tempo.

 

Sostanzialmente è un cilindro di 25 mm di diametro lungo 53 mm dotato di due fori sulle basi che consentono l'alloggiamento degli alberi di uscita del rinvio e ingresso del riduttore.

 

Il foro per l'innesto dell'albero da 12 mm del riduttore Siboni è stato progettato passante a differenza di quello da 15 mm del rinvio DZ che ha una profondità di 32 mm; In questo modo l'albero più grande riesce ad andare in battuta garantendo il fissaggio tra i componenti.

Le sedi per le linguette sono progettate secondo le norme UNI e per motivi tecnologici legati alla realizzazione per brocciatura si è preferito disegnarle passanti disposte simmetricamente l'una dall'altra, scartando l'idea iniziale di realizzarle cieche sullo stesso lato del giunto.

 

Scatola del giunto

La scatola del giunto realizzata in alluminio permette un perfetto collegamento con gli altri componenti.

Il corpo centrale è un cilindro cavo di 33 mm di diametro esterno e 27 mm per quello interno, dotato di due flange:

 Una rettangolare di dimensioni 66x50 mm dotata di 4 fori filettati M5 per il collegamento con la flangia del rinvio angolare DZ.

 L'altra circolare di 55 mm di diametro presenta oltre a 4 fori filettati M4 anche un invito che facilita il centraggio con in riduttore epicicloidale Siboni.

Verifiche

Per testare la resistenza del giunto alle forze in gioco sono state fatte alcune verifiche:

Il giunto è stato considerato come un cilindro cavo con diametro esterno di 25 mm e interno di 19,6 mm, che corrisponde al punto più eserno della sede per le chiavette. In questo modo si è tenuto conto della sezione con minor spessore andando così a considerare una situazione ben peggiore di quella reale.

Avendo adottato acciaio C40 per la sua realizzazione, il modulo elastico e il coefficiente di Poisson adottati sono rispettivamente 206 GPa e  0,3.

La coppia torcente che è stata considerata per la verifica è di 40 Nm, ossia quella derivante dal caso di massimo sforzo dopo essere stata dimezzata dal rinvio angolare.

Utilizzando questi dati si è ricavato un momento di inerzia trosionale della sezione di 23861 mm4 e uno sforzo torsionale massimo di circa 21 MPa che provoca una deformazione angolare massima di 0.064°, assolutamente accettabile il nostro scopo.

Analisi FEM

 

Non avendo tenuto conto degli effetti di intaglio nei calcoli manuali si è preferito effettuare un ulteriore analisi FEM.

Mediamente sul giunto si hanno sforzi del ordine dei 20 MPa, ma come previsto gli sforzi massimi si concentrano sui bordi delle sedi per chiavette dove raggingono valori massimi di 108 MPa, del tutto accettabili per l'acciaio.