ALBERI
La trasmissione è dotata di 3 alberi che permettono, inisieme alle due coppie di ruote dentate, di trasferire il movimento dalle pedivelle all'albero flesso e quindi all'elica.
Albero 1
L'albero 1 prende in ingresso il movimento delle pedivelle, collegate ad esso tramite quadri conici normati ISO/JIS, trasmettendolo alla corona conica.
L'accoppiamento con la corona conica è realizzato con leggera interferenza H7p6, come indicato da normativa.
Il collegamento con la ruota conica è realizzato tramite linguetta normata UNI 6604-69 B6x6x15

Verifica dell'albero 1

Albero 2

L'albero 2 prende in ingresso il movimento dalla coppia conica trasmettendolo alle ruote dentate cilindriche.
L'accoppiamento con pignone conico e ruota dentata cilindrica è realizzato con leggera interferenza H7p6, come indicato da normativa.
Il collegamento con il pignone è realizzato tramite linguetta normata UNI 6604-69 B5x5x15, mentre con la ruota cilindrica tramite linguetta UNI 6604-69 B5x5x10
Verifica dell'albero 2

Albero 3

L'albero 3 prende in ingresso il movimento dalle ruote dentate cilindriche trasmettendolo all'albero flesso e all'elica.
L'accoppiamento con la ruota dentata cilindrica è con leggera interferenza H7p6, come indicato da normativa.
Il collegamento con il pignone è realizzato tramite linguetta normata UNI 6604-69 B5x5x10.
L'albero 3 è forato per permettere il collegamento per interferenza (ottenuta tramite dilatazione termica) con il "flex shaft"
Verifiche dell'albero 3
Per l’albero 3 non sono state effettuate ulteriori verifiche in quanto a fronte di una ulteriore riduzione del momento torcente è meno sollecitato e ha uno sforzo equivalente più basso dell’albero 2.
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE
Tutte e tre gli alberi sono realizzati in acciaio 16CrMo4, materiale utilizzato per gli alberi dei movimenti centrali in ambito ciclistico, tramite lavorazioni per asportazione di trcuciolo.
Devono essere sottoposti a trattamenti termici di cementazione, tempra e rinvenimento al fine di garantire una durezza superficiale di 550 HV, e a rettifica per avere una rugosità superficiale di 0,4.

Dai caloli eseguiti risulta che l'acciaio in questione si riesce a lavorare in totale sicurezza,
Nel caso peggiore, ossia sul quadro conico in cui si ha una stima per eccesso dello sforzo massimo si osserva un coefficiente di sicurezza di 1,9.