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 GLI ATTUATORI        

 L'IDEA INNOVATIVA

    - la vulcanizzazione

    - la paletta

    - comunicazione fluido

    - carichi assiali

    - corpo

    - guarnizione

 LA PROGETTAZIONE

 ANALISI FEM

 MATERIALI

 CONTATTI

ANALISI FEM

 

Andiamo ad analizzare i componenti dell’attuatore che sono soggetti agli sforzi massimi. Nel momento in cui entra il fluido in pressione a riempire le due semicavità la forza che si sviluppa genera un momento flettente sulla paletta ed un momento torcente sull’albero. L’albero risente poco di questo momento in quanto prodotto in materiale metallico, di più importante entità è la deformazione della paletta: una deformazione notevole darebbe luogo ad una mancanza di tenuta tra paletta e corpo tale da non ottenere le coppie necessarie.

Problema simile ma di minor entità potrebbe svilupparsi nella tenuta tra i due semicorpi. La spinta del fluido sulle pareti di testa genera una forza che si oppone alla forza di serraggio delle viti. Potrebbe quindi manifestarsi una mancata tenuta sulla guarnizione per mancanza di forza di compressione sufficiente.

La scelta del materiale Nylon66 caricato a fibre di carbonio è stata fatta valutando gli sforzi massimi all’interno della paletta dovuti alla presenza del fluido in pressione. Utilizzare infatti un Nylon che non fosse caricato a fibre provocherebbe deformazioni notevoli nel materiale e il rischio di rottura dopo molteplici cicli (rottura per fatica).

 

CORPO

 

 

 

PALETTA

 

     

 

COMMENTI

I valori degli sforzi subiti dall'attuatore sono perfettamente sostenibili con i materiali scelti; è facile verificare quanto detto confrontando i risultati dell'analisi fem ottenuta con il programma di calcolo CATIA e i valori dei carichi di rottura dei materiali utilizzati.

Anche gli allungamenti rimangono dell'ordine dei 10-7mm, valore che di certo non impedisci la corretta tenuta di contatto tra paletta e corpo dell'attuatore