sistema di sollevamento per ante


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DIMENSIONAMENTO MOLLA ELICOIDALE

PROTOTIPAZIONE CAD

Avendo definito completamente la geometria del cinematismo e delle parti, abbiamo ottenuto alcuni importanti dati di input per dimensionare la molla secondo i vincoli imposti:


  • dal montaggio dell’asta in posizione di completa apertura dell’anta e considerando la presenza del dado M8 e della rondella, abbiamo rilevato la massima lunghezza libera che la molla può assumere per consentire un agevole montaggio;
  • considerando il diametro dell’asta abbiamo definito il diametro interno della molla;
  • dalla movimentazione del braccio di sollevamento siamo risaliti alla corsa compiuta nella fase di apertura, e conseguentemente al L che subirà la molla nelle condizioni finali di lavoro.


Dalle norme UNI 7064 e UNI 3545 abbiamo scelto un acciaio C98 per molle, rispondente al vincolo di standardizzazione dei nuovi componenti e ricavandone il corretto modulo elastico da inserire poi nel programma di calcolo.

Affinando via via i parametri caratteristici della molla e fissando il diametro del filo a 2 mm (largamente impiegato nella produzione di molle elicoidali), siamo giunti ad un dimensionamento di ottimo presentato nella seguente tabella:


Per ottenere la corretta funzionalità del sistema abbiamo verificato il precarico necessario alla molla per mantenere l’anta in equilibrio all’angolo massimo di apertura, considerando una anta generica legno ( = 500 kg/m^3) lunga 180x60x2 cm, il cui peso si ripartisce equamente su tre sistemi di apertura: riportiamo di seguito la valutazione delle condizioni di equilibrio sul cinematismo esaminato.


Il dimensionamento della molla prevede due lunghezze di lavoro:

  • la prima compete alla condizione precaricata ad anta aperta, che deve consentire l’equilibrio del sistema;
  • la seconda è stata individuata nella condizione di massima compressione dell’elemento elastico, condizione che si verifica quando, durante la movimentazione del cinematismo, l’asse dell’asta risulta passante per tre punti: il fulcro del braccio, il punto di ancoraggio dell’asta al braccio e il punto di fissaggio del dissipatore alla piastra.
  • In questa condizione la molla sviluppa la massima forza sui punti di ancoraggio subendo il L di 40 mm oltre al L precarico, risultando così la condizione da verificare per la resistenza degli ancoraggi del nuovo sistema.



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