Catena |
La soluzione trovata che prevede di traslare la catena per rispondere alla richiesta di flessibilità comporta comunque un set-up complesso. Si potrebbe valutare se convenga traslare tutto il corpo catena, alberi e supporti compresi: questo richiederebbe un sistema in grado di spostare grandi masse, garantendone però la stabilità una volta posizionate. Analogo discorso per l'opzione di spostare il gruppo delle stazioni.
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Stazione 1 |
Il gripper scelto per il robot consente di prelevare le fascette solo se già posizionate a distanza adeguata tra loro. Un possibile sviluppo potrebbe essere lo studio di un sistema a monte che prepari le fascette nella posizione corretta, ad esempio una catena conveyor con distanziali appositi.
L'alternativa potrebbe essere la ricerca di un robot più sofisticato che consenta il prelievo delle fascette in maniera indipendente una dall'altra. Richiederebbe però un ulteriore aumento del costo di impianto, pertanto va valutata l'opzione più conveniente. |
Stazione 2 |
I rulli che movimentano il nastro sono collegati da una coppia di ruote dentate di diametro uguale: per adattarsi ai diversi spessori sarebbe necessario avere un set di coppie di ruote diverse per ogni caso, e richiederebbe inoltre l'utilizzo di ruote con moduli non normati.
Un'alternativa che richiederebbe tempi minori di set-up potrebbe essere l'utilizzo di una cinghia con tendicinghia che consenta di regolare l'interasse, o incrociata o associata ad un'altra ruota dentata. |
Stazioni extra |
Il semilavorato in ingresso nel ciclo arriva già provvisto di marchiatura: si potrebbe inserire questa operazione nel ciclo, valutando cosa questo comporti per le altre stazioni e per i tempi di lavorazione.
A valle dell'ultima operazione di cianfrinatura si potrebbe inserire un'ulteriore stazione per la formatura finale del pezzo, così da avere il prodotto finito in uscita dal macchinario. |