Procediamo ora con il dimensionamento del sistema. In
particolare ci concentreremo nel definire:
·
Triangoli di velocità all’ingresso e all’uscita della girante;
·
Angolo di scarico delle pale;
·
Diametri alla base e all’apice della pala per la sezione di
ingresso;
·
Altezza di pala allo scarico;
·
Numero delle pale;
·
Diametro e velocità assoluta allo scarico del diffusore, che si
suppone non palettato.
Per dimensionare il diametro dell’albero utilizziamo il
criterio di Guest-Tresca che dice:
τMAX ≤ τAMM = 
Per trovare il diametro dell’albero dalla formula di τMAX, calcoliamo
il valore del momento torcente con la seguente formula:
Mt
=
=
à Mt,MAX =
1.5 Mt
(il coefficiente 1,5
sta ad indicare il fattore di sicurezza)
Sapendo che
=
=
0.97
E che
τMAX =
Sostituendo a τMAX il valore di
e invertendo la formula, il diametro dell’albero risulta 0.0824 m.
Dal catalogo dei diametri commerciali prendiamo il diametro
più vicino a quello trovato arrotondato per eccesso, in modo da
sovradimensionare il sistema. Il diametro scelto è pari a 85 mm. Il diametro
del mozzo deriva direttamente dal diametro dell’albero dalla relazione DMOZZO=1.2DALBERO
=102 mm .
Andiamo ora ad analizzare i triangoli delle velocità
all’ingresso della girante con le ipotesi seguenti:
·
D1,APICE tale che W1,APICE sia minimizzata;
·
V1,ASSIALE , quindi V1t = 0;
·
V1costante al variare del raggio.
Quindi dalle ipotesi possiamo assumere che V1a =
W1a =costante(r)
Sapendo che V1t=U+W1t =0 allora:
W1t=
-U.
W1a,APICE
= V1a = 
A1=
π/4
(D21,APICE
– D21,BASE) – ingombro pale.
Dove l’ingombro delle pale è uguale a z
.
S , lo spessore delle pale, è noto ed è 2,5 mm, mentre z è
il numero di pale ed è dato da:
z = 10 + 0.03
D2
= 17 arrotondato all’intero più vicino.
La velocità relativa all’ingresso della girante all’apice
viene calcolata con la formula:
|W1APICE|
= 
Dove W1t,APICE =
U
=
= -444.12
D1a
Attraverso il risolutore di Excel abbiamo ricavato il valore
di D1APICE dalla formula di W1a,APICE minimizzando la
funzione, come da ipotesi. I vincoli imposti per il risolutore sono quelli di
costruzione, ovvero il rapporto fra D1APICE e D1BASE
minore di 0.7 e il rapporto tra D1APICE e il diametro della girante
D2 compreso tra 0.5 e 0.7.
Tramite questa operazione siamo giunti al valore del
diametro all’apice di 0.148 m minimizzando la velocità relativa W1APICE
al valore di 69.074 m/s. Tramite il valore di D1a abbiamo ricavato
la velocità W1a,APICE che risulta pari a 21.47 m/s.
Per quanto riguarda i triangoli delle velocità abbiamo preso
in considerazione il diametro medio della girante e di conseguenza i valori
medi di tutte le velocità.
·
Triangolo
delle velocita’ in ingresso
D1MEDIO =
= 0.125 m
Dal diametro medio possiamo ricavare la
velocità media di rotazione delle pale, ovvero la velocità di trascinamento
U =
=
55.47
m/s
Le velocità relative risultano:
W1a,MEDIA =
W1a = 21.47 m/s
W1t,MEDIA =
U1MED
=
55.47
m/s
Quindi
|W1MEDIO |= 59.48 m/s
Gli angoli all’ingresso li abbiamo
calcolati nella seguente maniera:


·
Triangolo
delle velocita’ in uscita
Partiamo dal lavoro euleriano che
nel nostro caso è uguale a U2
V2t
visto che V1t = 0.
Sapendo che il lavoro euleriano
si può scrivere anche come
ed è pari a 5677.57 J/kg;
eguagliando le due espressioni ci ricaviamo il valore di V2t: ciò
che otteniamo è V2t = 58.11 m/s.
W2t la possiamo
ricavare sommando vettorialmente i moduli di V2t e U2:
W2t
= V2t-U2 =
39.59
m/s
Per poter calcolare
dobbiamo
prima trovare il valore della componente della velocità relativa radiale
all’uscita della girante.
Utilizziamo il rapporto di De
Haller:
che vale 0.85 à |W2| = 0.85
|W1MEDIO|
= 50.59 m/s
Quindi
W2r =
= 31.5 m/s
Ora possiamo passare a calcolare l’angolo adiacente alla
velocità relativa in uscita:

W2r
= V2r
V2t=58.11
m/s
|V2|
=
= 66.1
m/s
Infine, avendo tutto il necessario, calcoliamo l’angolo
adiacente alla velocità assoluta in uscita dalla girante:
=
25.46°
In realtà l’angolo di uscita del fluido non corrisponde
esattamente a
. Questo fatto è dovuto
principalmente alla viscosità del fluido. L’angolo che risulta in uscita differisce
leggermente da
e
viene chiamato
geometrico (
g).
Per trovare questo angolo partiamo dalla definizione di slip
factor:
“lo slip factor è il rapporto tra la velocità effettiva del vortice (componente tangenziale della
velocità del fluido) e la velocità teorica del vortice stesso (componente di
velocità tangenziale teorica)” [Wikipedia].
Può essere scritto con la seguente formula :

si può trovare così: 
Tale
valore rappresenta la velocità ideale allo scarico con un numero infinito di
pale.
Combinando
le formule date dal testo con il valore dello slip factor, riusciamo a
ricavarci dalla seguente relazione il valore di b2 geometrico:

Imponendo che lo slip factor si avvicini il più possibile a
zero, mediante il risolutore di Excel, otteniamo b2g = 129,135 °.
Troviamo adesso la velocità allo scarico del diffusore V3.
Per fare ciò facciamo il bilancio energetico sul diffusore stesso, tenendo
conto della relazione che definisce il diametro D3=2 D2.
Applichiamo il teorema di Bernoulli:

Dove
=
e
=
V32/2 * x diff
L’incognita p2 è facilmente ricavabile
dall’equazione di conservazione dell’energia sul sistema di riferimento
relativo.

Dove lw,gir=
x gir *
=
303.16 J/Kg
Non conosciamo ancora p1, facciamo quindi
l’equazione di Bernoulli sul distributore

Ed invertendo la formula troviamo
adesso
sostituendo quest’ultimo termine trovato al bilancio relativo, ricaviamo 
Successivamente ricaviamo V3 dal bilancio sul
diffusore:
V3= 30,86 m/s.
Avendo trovato la velocità allo scarico del diffusore
possiamo trovare
,pari
a 95,23 J/kg.
Abbiamo quindi tutti i dati per trovare il rendimento
idraulico effettivo: