Sperimentazione

 Il  nostro obiettivo è stato quello di ottenere, durante la deambulazione, la maggior spinta in avanti con il minimo sforzo muscolare. Per raggiugere tale scopo abbiamo realizzato un prototipo in acciaio in modo tale da poter verificare sperimentalmente la migliore configurazione.

DINAMICA DELLA CAMMINATA

Il passo si può suddividere in 2 fasi principali: una per t<tms e l’altra per t≥tms (dove per tms  si intende l’istante nel quale la pianta del piede è comletamente appoggiata al terreno e la tibia è normale ad essa).

Consideriamo la fase per t<tms.

Quando il tallone tocca il suolo, la punta della protesi comincia ad abbassarsi a causa del trasferimento di carico da una gamba all’altra. In seguito a questo spostamento la molla situata posteriormente si comprime generando una coppia che tende ad imprimere una rotazione oraria della tibia; è questa una conseguenza non benefica poiché si generano delle sollecitazioni a livello del bacino (più precisamente nel punto di contatto femore-anca) che causano dolore. Nella configurazione ottimale tale coppia dovrà avere il più piccolo valore in modulo.

Valutiamo ora la fase per t≥tms

Partiamo anche questa volta da una situazione nella quale tutte le coppie nella protesi sono nulle (t=tms) ma, a causa della forza che l’altra gamba imprime sull’arto in esame(fig3), la tibia sarà costretta a ruotare, comprimendo così la molla anteriore e generando, per equilibrio, una coppia antioraria resistente. La molla comprimendosi accumulerà energia potenziale Ep=1/2*k*x^2  che potrà restituire  solo dopo che il tallone sarà sollevato, allungandosi, con una conseguente spinta in avanti del corpo.

 

La chiave per ottimizzare questa fase sarà quindi cercare la configurazione che permetta di sollevare il tallone applicando la minima coppia.

ESPERIMENTO

Per valutare la configurazione ottimale abbiamo generato una coppia costante sulla tibia collegando la stessa all’estremità di un filo passante poi in una carrucola, posta alla stessa quota, e con appeso un certo volume di acqua contenuto in una bottiglia.

Si è potuto risalire alla coppia applicata, necessaria per il sollevamento del tallone, utilizzando la seguente formula:

C=m*g*h

Prima fase: t≥tms

La configurazione ottimale è quella che permette il sollevamento con la minore coppia,quindi la numero 5.

Ultima fase: t<tms

Anche in questo caso cerco la configurazione con la coppia minima perché, anche se la situazione ricreata è l’opposto di quella che si riscontra camminando, la coppia che mi fa sollevare la punta (misurata sperimentalmente) agirà in senso orario e, come è stato motivato precedentemente è una conseguenza negativa.

 Pertanto la scelta migliore è la numero 10.