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Ground Interceptor Drone

Drone terrestre per applicazioni industriali

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Sfruttando gli strumenti messi a disposizione dal Politecnico di Milano abbiamo eseguito alcune analisi FEM di componenti critici del GID tramite Autodesk Inventor@ Professional 2016. Queste analisi sono di prima approssimazione ma possono fornire indicazioni su dove migliorare eventuali versioni future del drone o dove prestare maggiore attenzione in fase di costruzione e utilizzo.

I risultati numerici delle simulazioni sono così riassumibili:

Albero di trasmissione:
in acciaio 440C, sottoposto ad una coppia di 3Nm, ad una forza peso di 63,7N dovuta al drone e di 15,7N dovuta alla ruota ha subito uno spostamento massimo di 0,002mm e sforzo di Von Mises massimo di 25,7MPa. Il coefficiente di sicurezza risultante è di oltre 15, che è giustificato dall'aver eseguito una verifica statica.
La verifica a fatica è stata effettuata imponendo il limite a vita infinita sulle curve di Woheler.

Scocca inferiore: in ABS, sottoposta ad un carico di 78,4N sulla base e di 29,4N sui supporti laterali ha subito uno spostamento massimo di 0,145mm e sforzo di Von Mises massimo di 0,862Mpa. I coefficiente di sicurezza risultante è di oltre 15.

Ruota: in alluminio 6061, per il suo studio abbiamo utilizzato due diverse modellizzazioni: una per gli ottenere gli sforzi e una per le deformazioni. Per i primi è stato considerato fisso lo pneumatico ed è stata applicata una coppia di 3Nm all'asse oltre al peso di 78,4N, mentre per le deformazioni si è utilizzato un modello leggermente modificato con una superficie liscia di contatto con il suolo considerata fissa e stessi carichi del caso precedente.
Ne è risultata una deformazione massima di
0,23mm e uno sforzo massimo di 1,71MPa. Il coefficiente di sicurezza risultante è di oltre 15, ma valgono le stesse considerazioni sulla vita a fatica fatte per l'albero.
Non è stato possibile simulare urti sulle ruote, ma si è scelto lo pneumatico anche considerando questo tipo di sollecitazione.

Per visionare le immagini in dimensione originale e per analizzare nel dettaglio la mesh utilizzata è possibile cliccare qui.

  spostamenti_albero
Spostamenti nell'albero di trasmissione
  sforziVM_albero
Sforzi di Von mises nell'albero di trasmissione
  spostamenti_sottoscocca
Spostamenti nella scocca
  sforziVM_sottoscocca
Sforzi di Von Mises nella scocca
  ruota_def
Spostamenti nella ruota
  ruota_sforziVM
Sforzi di Von Mises nella ruota

Per quanto riguarda il controllo dell’entità delle oscillazioni abbiamo simultao un sistema in retroazione PID (Proporzionale-Integrale-Derivativo) tramite il sorftware Matlab@ R2015a Accademic.
Il funzionamento del sistema è il seguente: l’input fornito dal giroscopio, che fornisce il valore attuale della posizione angolare, permette di reagire a un eventuale errore positivo o negativo facendo variare la coppia fornita dal motore, tendendo verso la posizione di equilibrio.
Il PID regola l'uscita in base al valore del segnale di errore (azione proporzionale), i valori passati del segnale di errore (azione integrale) e a quanto velocemente il segnale di errore varia (azione derivativa).
Le tre azioni di un PID vengono calcolate separatamente e semplicemente sommate algebricamente.

spostamenti traiettoria

Il controllo sul motore può essere paragonato a un pendolo, con massa pari e metà di quella totale del drone, sottoposto a un’accelerazione iniziale pari a 1 m/s^2. Abbiamo quindi valutato rigidezza e smorzamento equivalenti che il controllo deve fornire per fermare l’oscillazione in 1s e limitarla a un massimo di 4» (data l’oscillazione ridotta, possiamo usare equazioni  linearizzate).
I valori trovati sono: k=50 N/m ed r=3 m/s.


Progetto svolto dal Team 576 del Laboratorio Sperimentale CAD 2016 con la supervisione del prof. Gaetano Cascini e dell'ing. Edoardo Filippo Colombo