Analisi del rischio secondo il metodo OCRA

Molte attività lavorative, in particolare quelle richiedenti posture incongrue ed azioni ripetitive degli arti superiori, possono essere correlate allo sviluppo di disturbi muscolo-scheletrici, i quali costituiscono uno dei maggiori problemi di salute nei paesi industrializzati.

La ripetizione di una particolare attività induce sollecitazioni, piccoli traumi ed usura delle articolazioni, dei muscoli e dei tendini che danno luogo a patologie che interessano gli arti sollecitati.

Per l'analisi e la prevenzione del rischio dovuto ad attività lavorative caratterizzate da movimenti ripetuti è stata avanzata una proposta consistente nel calcolo di un indice che permette di classificare diverse fasce di rischio: l’indice OCRA [Occhipinti e Colombini, 1996 - 2005].

L’indice OCRA è il risultato del rapporto tra il numero assoluto di Azioni Tecniche (derivate da compiti con movimenti ripetitivi) Attualmente svolte in un turno di lavoro (ATA) e il corrispondente numero di Azioni Tecniche Raccomandate (RTA).

Le azioni RTA vengono calcolate a partire da una costante (30 azioni/min) rappresentativa del fattore frequenza di azione e valida, per ipotesi, in condizioni ottimali, decrementata di volta in volta in funzione della presenza e delle caratteristiche degli altri fattori di rischio (forza, postura, fattori complementari, periodi di recupero).

L'indice di esposizione risultante individua una fascia di rischio intrinseco per quella postazione, a cui corrisponde un’esigenza di intervento più o meno significativa.

Molto sfruttata nelle aziende è anche la check-list OCRA, che descrive una postazione di lavoro e ne stima il rischio intrinseco, come se la postazione sia utilizzata per l’intero turno da un solo lavoratore.
Questa consente di conoscere quali posti di lavoro all’interno dell’azienda risultano per le proprie caratteristiche strutturali e organizzative a rischio “assente”, “lieve”, “medio” o “elevato”, al di là del turn-over dei lavoratori.
La check-list fornisce perciò una pre-stima del rischio intrinseco di ciascuna postazione e non gli indici di esposizione di ciascun lavoratore.

Da un punto di vista biomeccanico, un modello generale di analisi del rischio deve porre l'attenzione sui seguenti elementi, quali principali fattori determinanti l'insorgere del rischio:
- Frequenza di azione elevata
- Uso eccessivo di forza
- Postura e movimenti di arti superiori incongrui e stereotipati
- Carenza di periodi di recupero adeguati
- Fattori complementari fisico-meccanici e organizzativi (specifici del tipo di compito lavorativo)

Per una descrizione più dettagliata su come vanga svolta un’analisi del rischio dovuto a movimenti ripetuti secondo il metodo OCRA, si rimanda al libro di testo “Colombini, Occhipinti, Fanti, Il metodo Ocra per l’analisi e la prevenzione del rischio da movimenti ripetuti. Manuale per la valutazione e la gestione del rischio, FrancoAngeli”.

Sviluppo della Checklist

Durante lo sviluppo del progetto abbiamo calcolato la checklist OCRA riguardante la postazione dell’etichettatura salami attraverso l’analisi dei movimenti compiuti dall’operatore all’interno del ciclo lavorativo.

L’attività lavorativa di tale postazione prevede un ciclo molto breve (circa 3 secondi) e una serie di azioni, diverse per i due arti, che coinvolgono posture incongrue soprattutto per polso e gomito.

In particolare:
- su 15 secondi di attività analizzati sono state calcolate un numero di 16 azioni per l’arto destro, 20 per il sinistro;
- l’arto destro presenta posture incongrue di polso e gomito per più della metà del tempo di ciclo analizzato, nonché un’elevata stereotipia;
- l’arto sinistro presenta una problematica di postura leggermente inferiore, ma una frequenza d’azione più elevata;
- ad entrambi gli arti si aggiunge un fattore complementare dovuto al fatto che i tempi si lavoro sono imposti completamente dalla macchina;

La checklist mostra una situazione di rischio medio-alto perciò si richiede un intervento che vada ad abbassare drasticamente tali indici.