
Studenti
- Alessandro Maurizio Conti
- Davide Conigli
- Lorenzo Colucci
Docenti
- Gaetano Cascini
- Francesco Pucillo
Referenti ROLD
- Stefano Rocchitelli
Chiusura di sicurezza
Per la chiusura d’emergenza, l’analisi è stata fatta isolando lo studio alla sola rotazione dell’elemento di sicurezza. Lo spostamento effettuato dal gancio è stato approssimato come lineare poiché effettua una piccola rotazione. Le forze in gioco in questa situazione sono: attriti, spinta esercitata dalla molla e spinta del portellone in chiusura, trasmessa dal gancio sull’elemento di sicurezza. La forza d’attrito causata dallo strisciamento tra cassa e gancio è stata approssimata applicando un carico proporzionale al richiamo elastico considerato costante (pari a F=k*Δl=38.8 N), diretto in opposizione al moto: nella realtà questa forza d’attrito varierebbe in funzione della deformazione subita dalla molla nella rotazione dell’elemento di sicurezza, ma per la difficoltà del software nell’apprezzare la flessione della molla in questa configurazione, è stato deciso di ritenerla costante (anche perché questa deformazione non e’ significativa). Gli attriti tra elemento di sicurezza e cassa vengono invece simulati semplicemente inserendo i coefficienti d’attrito nel vincolo di rivoluzione. La spinta trasmessa dal gancio all’elemento è stata simulata con un forza crescente diretta verticalmente come nei casi precedenti in modo da trovare la forza necessaria ad attivare il meccanismo di sicurezza.

La forza d’attivazione così trovata è pari a 37.1 N: in realtà il carico da applicare per il meccanismo di sicurezza è maggiore, in quanto la forza analizzata è solo la componente verticale della forza realmente trasmessa dal portellone all’elemento di sicurezza, tramite il gancio. Nota però la geometria del pezzo, è possibile stimare quanto sia il carico massimo da applicare, pari a circa 52 N.