Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio Progettuale di Disegno Assistito dal Calcolatore Ing. Luca Tenuta - Francesco Dolci - Marco Fisichella - Nicola Gatti -
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Conclusioni
Analizzando i risultati ottenuti si può concludere che come ci si aspettava la tenuta meccanica in condizioni statiche del telaio è verificata. Una considerazione importante riguarda gli sforzi nel caso dinamico. Nel nostro caso i margini di sicurezza sulla resistenza meccanica ci permettono di concludere con una certa sicurezza che il telaio regge anche alle sovrasollecitazioni generate dal colpo del martelletto sulle corde. E’ da sottolineare che il pezzo è stato analizzato nella sua condizione più critica (configurazione 1), tuttavia nella realtà parte delle forze si scaricherà anche sulla struttura esterna in legno, rendendo meno critiche le situazione nelle zone più sollecitate. La deformazione del telaio potrebbe causare dei problemi al “tocco”, ovvero alla risposta del suono quando viene schiacciato il tasto. Le corde infatti potrebbero assumere una posizione diversa rispetto a quella prevista, modificando quindi l’interazione con la meccanica. Seppure gli spostamenti rispetto ai martelletti sono minimi (trovandosi questi abbastanza vicino al somiere), la qualità dell’esecuzione pianistica risulterebbe scadente ad un orecchio attento. Tale problema, assieme a eventuali altri difetti della meccanica dovuti ad usura o imprecisioni costruttive, viene risolto con la “registrazione”, processo che ha lo scopo di rendere omogeneo il tocco e il comportamento della meccanica.
Come previsto, il telaio non presenta una distribuzione omogenea degli sforzi. Sono presenti infatti aree particolarmente sollecitate, mentre la maggior parte del pezzo ha stati di sforzo molto bassi. Sarebbe pertanto conveniente effettuare un’ottimizzazione strutturale. In figura 1 sono evidenziate le modifiche che sarebbero da effettuare secondo il nostro parere:
A - Irrobustimento delle sezioni per ottenere una più omogenea distribuzione degli sforzi nelle parti più sollecitate B - Incremento dei raggi di raccordo nelle parti più sollecitate e geometricamente più complesse, così da ridurre anche gli effetti di intaglio C - Riduzione delle sezioni laddove si è constatato un sovradimensionamento |
Figura 1 Zone soggette ad eventuali modifiche |
Tuttavia, nell’effettuare questi cambiamenti bisogna assolutamente considerare i seguenti aspetti più strettamente legati alla funzionalità del pianoforte:
· Vibrazioni: il telaio è un pezzo soggetto a vibrazioni a frequenze molto diverse fra loro, perciò bisogna prestare attenzione a evitare frequenze di risonanza pari a quelle delle note. Ciò porterebbe a disturbi nel suono; quindi vi è il rischio che utilizzando forme diverse da quella da noi analizzata si presentino situazioni di risonanza.
· Suono: vi è la possibilità che cambiando forma del telaio, cambi l’interazione con la nella cassa armonica e con essa il suono.
Sarebbe interessante in futuro valutare anche questi aspetti con lo studio di un’analisi acustica. |