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VERIFICHE
 
Eseguiamo ora le verifiche di resistenza sulla struttura in esame: svolgeremo le  analisi di resistenza nei punti  che permettono la regolazione assiale e angolare perché da noi modificati rispetto all’originale.  Queste regolazioni una volta posizionate in maniera desiderata devono far assumere alla struttura la forma di un unico corpo rigido che non può quindi più avere alcun movimento relativo, può solo far girare gli assi collegati al volante che permettono quindi di girare le ruote e svolgere le manovre con il trattore.
 Il carico massimo che la struttura può ricevere è quella di un uomo che si aggrappa ad essa per ancorarsi, quindi abbiamo supposto un peso di 100Kg  per un’accelerazione pari a quella di gravità, considerando quindi il caso peggiore, cioè quello in cui l’operatore “conta” solo sul piantone per stare in equilibrio nella sua posizione di lavoro nei campi.
 
1.    Per la regolazione angolare eseguiremo:
 
-    verifica di resistenza della vite di regolazione e della lamiera (rifollamento).
-    verifica di attrito tra le superfici mobili.
 
     Verifica di resistenza della vite di regolazione: secondo la norma sui bulloni CNR – UNI 10011 eseguiamo la verifica  
    della vite e quella al rifollamento.
 
Verifica della vite:
      carico totale:   
    
      carico supportato per ogni bullone  , dove n è il numero dei bulloni
 
        
       , con n sono indicate le superfici a contatto,  la tadm  è relativa alla vite di classe 4.6l a
    peggiore contemplata nella norma.    
    
    quindi la vite resiste al carico massimo possibile.
 
Verifica al rifollamento: questa verifica serve per vedere se lo spessore della lamina resiste alla sollecitazione data dalla vite
      
     con d è indicato il diametro della vite, mentre con t1 si indica lo spessore della lamina
    
     quindi anche la lamiera resiste al carico dato.
 
 
       Verifica attrito: calcolo se l’attrito tra le sue superfici è sufficiente a garantire che i due corpi restino a contatto senza
       che avvengano movimenti, cioè il  momento minimo di serraggio per cui si instauri la forza di attrito calcolata .
 
       calcolo la forza normale che serve per il serraggio del bullone con la nota relazione: ,  ipotizzando un        
       coefficiente di attrito m tra ferro e ferro di 0.3 otteniamo:
        
        calcolo della coppia da applicare allo strumento di regolazione =  
        dove T è la forza d’attrito da imprimere, r rappresenta il raggio della filettatura, p è il passo della vite, e Rp indica il
        raggio della manopola.
        Momento di serraggio M = 4276,7  N*mm
        La forza da imprimere è data da:
        F= 388.8 N
 
 
2.    Per la regolazione assiale eseguiremo:
 
         verifica attrito tra le superfici mobili: anche in questo caso calcolo se l’attrito tra le sue superfici è sufficiente a    
        garantire che i due corpi restino a contatto senza che avvengano movimenti, cioè il momento minimo di serraggio  per
        cui si instauri la forza di attrito calcolata .
 
        calcolo la forza normale che serve per il serraggio del bullone con la nota relazione: ,  ipotizzando un        
        coefficiente di attrito m tra ferro e ferro di 0.3 otteniamo:
        T = 981 / 0.3 = 3270 N
        calcolo della coppia da applicare allo strumento di regolazione =
        dove T è la forza d’attrito da imprimere, r rappresenta il raggio della filettatura, p è il passo della vite, e Rp indica il
        raggio della manopola.
        Momento di serraggio M = 9104  N*mm
        La forza da imprimere è data da:
        F= 303 N