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PIANTONE MODIFICATO
 
La nostra scelta è stata quella  di operare due diverse modifiche per quanto riguarda la regolazione assiale e angolare.
 
 
Per la regolazione assiale si è deciso di mantenere il cilindro esterno del meccanismo a cannocchiale e inserire al suo interno un cilindretto pieno con due maniglie che sono avvitate all’ interno di questo che permettono cosi all’operatore di muovere su e giù il cilindretto alla cui estremità superiore è inserito l’albero del volante, il bloccaggio avviene tramite due anelli filettati che si avvitano sulla parte finale delle maniglie dove vi è una filettatura e vanno a contatto su una battuta coassiale al cilindro esterno.
Abbiamo optato per una regolazione meccanica in quanto affidabile, di comoda attuazione per l’operatore che comunque lavora su un trattore alto di gamma che deve quindi offrire un ambiente di lavoro accogliente e comodo ed infine non richiede manutenzione.
Lo spazio di lavoro è rimasto invariato e il costo non è aumentato in quanto la produzione dei nuovi pezzi è  più semplice del meccanismo a cannocchiale che è stato eliminato.
Inoltre pensiamo che la modifica si adatti meglio a un trattore alto di gamma rispetto all’originale che è anch’essa meccanica ma francamente un po’ scomoda per l’operatore che è costretto a usare una chiave inglese.
 
 
Per la regolazione angolare abbiamo agito sempre nella direzione di una regolazione meccanica usando la struttura già esistente con l’eliminazione del cilindro idraulico e di tutti quei pezzi ad esso collegati; in sua sostituzione si è scelto di ricavare due guide nel pazzo a “C” quello dove si congiungono i due rami della struttura primaria e che ruota per permettere la regolazione angolare e di effettuare il bloccaggio attraverso due manopole che avvitandosi in due fori filettati ricavati sui pezzi dietro la “C” e coassiali con le guide vanno in battuta sulla “C” stessa.
Anche in questo caso lo spazio di lavoro è rimasto invariato rispetto al piantone originale e i costi del pezzo finale scendono rispetto alla soluzione di origine in quanto le due manopole scelte da catalogo  comportano una spesa minore rispetto al cilindro idraulico e ai tanti pezzi eliminati.
La nuova modifica ci sembra migliore in quanto riduce sensibilmente gli ingombri ed è comunque molto comoda per l’operatore tanto quanto la precedente, inoltre lo spazio di lavoro è rimasto invariato, infine non da problemi di manutenzione  come invece poteva dare il cilindro idraulico.
 
 
Riportiamo ora le specifiche delle maniglie  prese dal catalogo della Elesa sul sito www.elesa.com.
L’elemento di serraggio da noi scelto è il DIN 453-M10-20 modificato nella parte dove va a battuta per esigenze di ingombri; questa modifica è possibile effettuarla come segnalato nel catalogo.