GRUPPO 641
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STUDIO DI FATTIBILITÀ

PRODUZIONE DEI COMPONENTI
La lampada si compone di parti plastiche e metalliche che seguono tecniche produttive differenti.
Per la componentistica metallica si utilizzano centri di lavorazione in cui vengono effettuate le operazioni meccaniche necessarie.
Quella plastica viene ottenuta mediante stampaggio a iniezione; in particolare è possibile ricorrere all'utilizzo di carrelli o martinetti per realizzare particolari lavorazioni nello stampo.

Stampaggio a iniezione

Lo stampaggio a iniezione è un processo di produzione industriale in cui un materiale plastico viene fuso (plastificato) e iniettato ad elevata pressione all'interno di uno stampo chiuso, che viene aperto dopo la solidificazione del manufatto.
Generalmente l'iniezione avviene a pressioni elevate e a temperature abbastanza elevate da consentire lo scorrimento del materiale "plastificato" all'interno del macchinario e dello stampo.
Il ciclo macchina tipico è composto dalle seguenti fasi:
  • Caricamento e fusione: la vite gira prelevando il materiale per caduta (in granuli dalla dimensione variabile da 1 a circa 5 mm) da una tramoggia fissata al cilindro; il materiale, avanzando verso la testa del cilindro, fonde per effetto del riscaldamento del cilindro e dell'attrito. L'accumulo del materiale plastificato nella parte anteriore del cilindro fa arretrare la vite determinando la quantità di materiale che verrà iniettata
  • Chiusura e bloccaggio dello stampo: i due semistampi vengono avvicinati velocemente in bassa pressione e a pochi decimi di distanza vengono bloccati in posizione di massima forza di chiusura
  • Iniezione: alla vite viene applicata una velocità controllata da programma, con libertà di utilizzo della pressione idraulica disponibile. La vite, spostandosi rapidamente in avanti come un pistone, forza il materiale fuso attraverso l'ugello nella cavità dello stampo
  • Mantenimento in pressione: la vite continua ad essere spinta in avanti solitamente con una pressione più bassa di quella di iniezione, mantenendo la pressione sul materiale finché questo non è solidificato
  • Rilascio della pressione della vite
  • Rotazione della vite per preparazione al nuovo ciclo
  • Arretramento del gruppo iniezione (movimento opzionale)
  • Eventuale attesa di raffreddamento del materiale nello stampo
  • Apertura dello stampo ed estrazione / espulsione del pezzo (automatica, manuale o assistita da manipolatori esterni)
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Carrelli 




I carrelli sono porzioni di stampo che vengono spostate lateralmente nel momento dell'apertura dello stampo, proprio in funzione del contatto con semicolonne angolate rispetto alla direzione di estrazione, fissate nella parte fissa dello stampo. 
Risultano utili per la realizzazione di parti con sottosquadri pronunciati e fori non allineati con la direzione di estrazione.


Martinetto rotativo

I martinetti meccanici permettono di trasformare un movimento rotativo fornito da un motore elettrico, idraulico o pneumatico o perfino manuale in un movimento lineare di sollevamento verticale in tiro o in spinta o di posizionamento orizzontale.
In merito al processo di stampaggio, essi sono tipicamente utilizzati per la realizzazione di parti con fori o concavità perpendicolari alla direzione di estrazione, generalmente di piccola dimensione. 
In particolare, per la realizzazione di filettature interne di ghiere o di altri simili elementi di bloccaggio, tali martinetti ospitano un maschio la cui velocità di taglio deve regolarsi in base alle dimensioni del filetto e al materiale. L'estrazione del maschio avviene per sfilamento tramite rotazione interna.
L'utilizzo di martinetti rotativi con maschio è alternativo a un'estrazione a strappo.

L’estrazione a strappo è un leggero sottosquadro su una parete, che è in grado di deformarsi quando il pezzo viene spinto fuori dallo stampo, permettendo di staccare il pezzo senza danni e senza ricorrere ad azionamenti laterali. Gli estrattori sono utili per risolvere lievi sottosquadri di semplice natura, ma dipendono dalla geometria, dal tipo materiale e dall'orientamento nello stampo.

Caratteristiche di produzione

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​COVER TELECAMERA
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • Utilizzo di due carrelli per la creazione dei fori esterni (l'utilizzo di lavorazioni meccaniche avrebbe richiesto un costo maggiore )
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura

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ARCHETTO
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • Necessità di un carrello per realizzare il foro per ospitare ghiera di bloccaggio: ciò è dovuto al fatto che c'è movimento non in asse con la direzione di estrazione dello stampo
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura, parallela all'asse delle poppette

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COPERCHIO ARCHETTO
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • Non necessita dell'utilizzo di carrelli poichè non vi sono sottosquadri
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura

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COVER CURVO
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • ​Utilizzo di tre carrelli per la creazione dei due attacchi sulla testata e dei fori nella parte interna
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura

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COVER POSTERIORE TESTATA
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • Non necessita dell'utilizzo di carrelli poichè non vi sono sottosquadri
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura

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GHIERA DI BLOCCAGGIO
  • Materiale: Ottone
  • Ottenuto mediante operazioni meccaniche in un centro di lavorazione

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VITE PERNO
  • Materiale: Acciaio Inox
  • Ottenuto mediante operazioni meccaniche in un centro di lavorazione

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PERNO
  • Materiale: Alluminio 
  • Ottenuto mediante operazioni meccaniche per alluminio in un centro di lavorazione

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BASE PERNO​
  • Materiale: Sabic™ ​ Valox PBT
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura
  • Necessità di un carrello per i fori trasversali




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MANIGLIA
  • ​Materiale: LATER  4G30 + LATER 3
  • Non necessita dell'utilizzo di carrelli
  • Realizzabile in un unica estrazione
  • Raccordi realizzabili tramite stampo
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura

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GHIERA​
  • ​Materiale: LATER  4G30 + LATER ​ 3
  • Filettatura interna realizzata tramite martinetto rotativo con maschio
  • Piano di separazione degli stampi come evidenziato in figura
  • Direzione di estrazione come rappresentata in figura
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