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CASO DI STUDIO

LAMPADA DENTALE A LUCE DIRETTA

Background

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Alya - 1a generazione

La lampada dentale Alya nasce nel 2007 è rappresenta la prima lampada a LED di FARO.
Il progetto riscuote un grande successo sul mercato in quanto abbina nuove soluzioni tecniche (alcune di queste brevettate) che generano performance eccelse mai raggiunte da dispositivi di questo tipo ad un design innovativo (lampada aperta).
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Alya - 2a generazione

Nel 2012 il progetto si evolve tecnologicamente e per comunicare al mercato le nuove caratteristiche si decide di intervenire sul design del prodotto dove comunque vengono assegnati dei vincoli (stampi su cui non intervenire). Il nuovo design è quello che attualmente troviamo sul prodotto. ​L’intervento di revisione va a coinvolgere la testata ma anche gli snodi dei bracci.
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Maia

Insieme alla rivisitazione di Alya viene sviluppata una nuova lampada a LED entry level a cui si richiede di mantenere un family feeling sia con Alya che con EDI (lampada Alogena), nasce Maia (attuale best seller delle lampade FARO).

Scopo del Progetto

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L'azienda partner ha interesse nello sviluppare una nuova lampada a LED per completare la gamma prodotti al momento disponibile.
Il Design presenta un punto di rottura con quello sin ora in uso, per tale motivo si è reso necessario sviluppare un nuovo sistema ottico ad alta efficienza che consenta di passare da una soluzione a luce riflessa a una a luce diretta.
Le performance della nuova lampada saranno tali da collocarsi tra Alya e Maia, le due lampade di punta dell'offerta di Faro.

La nostra attività progettuale si è concentrata in particolare sullo sviluppo di:
  • Meccanismo di collegamento tra le maniglie e il corpo della lampada (testata)
  • Meccanismi di rotazione della lampada attorno ai suoi 3 assi

Requisiti

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​COLLEGAMENTO MANIGLIA - TESTATA:
  • deve minimizzare l'accumulo batterico
  • deve essere in grado di sopportare carichi massimi di 24 kg in qualsiasi direzione
  •  il sistema di aggancio e sgancio deve essere rapido (obiettivo 2s)
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MECCANISMI DI ROTAZIONE
  • Devono garantire il rispetto degli angoli di rotazione sui 3 assi al fine di non compromettere la usabilità del dispositivo:
    1. Rotazione asse x: +/- 150°
    2. Rotazione asse y: + 40° / - 90°
    3. Rotazione asse z: +/- 45°
  • I fine-corsa devono resistere ad un carico di 5 kg applicato sulla maniglia
  • Eventuali collegamenti di altro genere devono resistere a un carico di 24 kg
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