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La scelta dei materiali per produrre questo componente è partita da alcune richieste fatte dall'azienda:
Il materiale non deve essere igroscopico, ovvero capace di assorbire l'acqua presente nell'atmosfera.
Resistente a temperature fino a 80° C, dato dal fatto che in alcuni mercati (prevalentemente anglosassoni) l'acqua viene prelevata a temperature elevate dalla rete idrica.
Basso coefficiente di attrito e usura, in modo tale che possa resistere negli anni (vita utile del pezzo di 10 anni).
Che sia riciclabile.
Processabile per stampa ad iniezione.
Abbiamo eseguito una valutazione dei polimeri plastici esistenti in commercio per avere un'idea riguardo alla plastica utilizzabile per il prodotto, questo è un resoconto delle plastiche migliori con le relative caratteristiche salienti:
PTT(politrimetilene tereftalato) è un evoluzione del poliestere. Questo materiale è ottimo dal punto di vista igroscopico (assorbe un decimo dell'acqua del nylon). Inoltre ha temperature massime di utilizzo che sia allineano ai nostri requisiti e pressioni di iniezione relativamente basse.
PET, utilizzato in ambito alimentare soprattutto per contenitori di bevande e cibi, è facilmente producibile per stampaggio ad iniezione, ma la temperatura di utilizzo è troppo bassa.
PP, materiale poliedrico applicato in innumerevoli ambiti. Ha una bassa densità e un prezzo commerciale basso, però ha caratteristiche meccaniche inferiori alla media dei polimeri analizzati.
altri materiali sono
stati esclusi, ad esempio:
Teflon (PTFE) - ha si un basso coefficiente di attrito ed è igroscopico ma non è stampabile per iniezione.
PVC (Polivinilcloruro) - plastica molto economica e non igroscopica ma con temperature massime di utilizzo intorno ai 60°.