1.1    DESCRIZIONE DEL MANIPOLATORE DA ANALIZZARE

 

 

La macchina oggetto dello studio è costituita da più componenti, tra cui due manipolatori che hanno il compito di immettere il pezzo da lavorare in ingresso e prelevarlo in uscita dalla linea produttiva.

Dei due manipolatori uno è più complesso tecnicamente in quanto fa compiere una rotazione di 180° al pezzo . In questo manipolatore la pinza che preleva il pezzo è più pesante e quindi ai fini della nostra analisi, sollecita maggiormente la struttura.

Il movimento nello spazio lungo le tre direzioni  x – y – z è garantito dai tre componenti

 

bullet Carrello verticale

 

bullet Carrello orizzontale

 

bullet Pinza

 

Lo spostamento verticale avviene con vite a ricircolo di sfere, gli altri due spostamenti avvengono mediante trasmissione a cinghia dentata.

 

Filmato manipolatore  (Connessioni a bassa velocità potrebbero richiedere alcuni minuti)

                          

 

 

 

 

 

 

 

 

1.2     DESCRIZIONE GENERALE DEL PROBLEMA 

 

Le nuove esigenze del mercato hanno imposto alla macchina e quindi al manipolatore, il raggiungimento di prestazioni più elevate. Una delle caratteristiche richieste è stata quella di allungare il profilo lungo il quale scorre la pinza fino a una lunghezza di 2.85m.

 Nell’attuare tale modifica l’ufficio tecnico ha verificato che il carrello verticale poteva avere seri problemi a causa della sollecitazione di torsione. Come temporanea soluzione si è rinforzato tale componente mediante una struttura di carpenteria costituita da nervature fatte da lamiere tagliate al laser e bucate per ottenere una riduzione di peso.                                  

La struttura tuttavia è sovradimensionata, pesa molto e ciò sollecita notevolmente la vite a ricircolo di sfere, inoltre risulta costosa sia per la quantità di materiale necessario ad ottenerla, sia per le lavorazioni di carpenteria occorrenti.

 

 

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