logo Progetto GR38 Continuum®
Conclusioni
Il confronto tra modello standard e prototipo di pompa Settima Continuum GR38 è stato sviluppato con l’intenzione di risparmiare spazio ed evitare errori durante l’applicazione, tutto ciò al fine di far risparmiare tempo e denaro all’azienda. Detto ciò i risultati ottenuti vanno pesati considerando l’eventuale cambio di ciclo di lavoro e quindi gli eventuali costi aggiuntivi. Può essere anche che i costi calino visto che se si utilizzassero di serie queste parti del prototipo si potrebbe pensare di partire direttamente con pezzi già di misura senza lavorare gli attuali, questo farebbe risparmiare materiale.
Il progetto aveva due importanti obiettivi:
  • Ridurre gli ingombri.
  • Diminuire la flessione dei rotori.
Il primo è stato raggiunto senza particolari problemi, l’adozione di nuove boccole e la lavorazione dell’estrusione del corpo pompa e la tornitura della lunghezza alberi. Particolare attenzione andrà posta per gli attacchi e i fori delle porte di aspirazione e mandata per non avere problemi di indebolimento del corpo, ma è un problema che non verrà trattato in questa sede. Questo obiettivo è particolarmente importante per le nuove frontiere di mercato dell’estremo oriente. Infatti nell’emergente iniezione della plastica, la ricerca di pompe sempre più prestazionali e con dimensioni ridotte, porta lo sviluppo verso questa direzione. Per quanto riguarda la seconda parte, forse più importante, i risultati sono stati come ci si attendeva a favore del prototipo. In particolare la deformazione si è addirittura dimezzata. Oltre al principale obiettivo, si possono notare anche i carichi sulle boccole decisamente inferiori ai precedenti. Detto ciò si può essere soddisfatti dei risultati ottenuti perché con un accorgimento abbastanza banale, se ben progettato e dimensionato, si sono risolti due problemi che affliggevano questo prodotto. L’analisi e la simulazione con prototipi virtuali ha permesso di ottenere risultati in breve tempo senza la necessità di costruire una pompa ad hoc e di testarla per interminabili cicli, rischiando di comprometterla in caso di errore, o di ottenere risultati errati dovuti all’insorgere di altri fattori di disturbo, con inevitabile spreco di denaro e risorse. Si fosse utilizzato il più professionale Autodesk Simulation Multiphisics, la simulazione sarebbe stata ancora più completa, vista la possibilità di creare il passaggio del fluido con le sue caratteristiche di viscosità e velocità, oltre ovviamente la pressione. Si proverà in futuro ad effettuare tale analisi in modo di verificare questi risultati, sicuramente corretti, per andare un passo avanti con la precisione e la realtà della simulazione.