PARAMETRIZZAZIONE
DEL MODELLO TRIDIMENSIONALE
Un
modello tridimensionale del prodotto permette di meglio valutarne la geometria,
gli ingombri, la funzionalità e la realizzabilità.
Se poi questo modello
viene efficacemente parametrizzato è possibile studiare facilmente delle
modifiche.
Per
farlo è necessario individuare degli adeguati parametri geometrici in grado di
influenzare in maniera funzionale il modo in cui l’oggetto è costituito.
Una
buona parametrizzazione rende possibile l’automatica modificazione del
prodotto, in forma e dimensioni, al variare di tali grandezze.
Per
gli escavatori la CMO2 realizza diversi tipi di bracci, a seconda delle
dimensioni richieste.
La
serie SOLAR è dotata di due avambracci standard, di lunghezza 2,9m e 3,25m,
mentre i bracci di collegamento con la macchina variano sensibilmente nella
forma a seconda della grandezza.
Si
è allora proceduto a parametrizzare l’avambraccio, in base alla lunghezza, che
ne è la grandezza fondamentale. Al variare di questa si modificano tutte le
altre dimensioni e la forma del braccio.
Il
campo in cui cambia il valore di lunghezza va da 2,9m (misura dell’avambraccio
più piccolo) a 3,65m (misura equivalente ad un ipotetico modello successivo a
quelli standard).
Vi
sono però due fattori che rendono difficoltosa l’operazione:
-
la grande rigidità della geometria
-
la variazione delle misure in modo disomogeneo e
indipendente, cioè con scala diversa da un particolare all’altro.
Per
risolvere tali difficoltà si è dovuto ipotizzare la forma e le misure del
braccio più grande e calcolare analiticamente il modo di modificarsi delle
singole misure. Per alcune è stato sufficiente approssimare tale andamento con
un polinomio di primo grado, mentre in alcuni casi si è dovuto ricorrere a
polinomi di secondo grado.
Lo
stesso modello permette di modificare anche le dimensioni del quadrilatero
articolato (vedi STUDIO DEL QUADRILATERO ARTICOLATO),
in modo da poter valutare direttamente e facilmente le variazioni.
INTRODUZIONE QUADRILATERO REALIZZAZIONE CREDITI