Ai fini del rispetto delle normative e per la vendità sul mercato,la lavastoviglie necessità di un dispositivo di sicurezza bambini. Quest'ultimo consiste in una soluzione che possa raddoppiare la forza di apertura della porta in modo che risulti più difficile per un bambino aprire l'elettrodomestico. Il dispositivo, come da richieste, dovrà essere applicabile esternamente e a posteriori rispetto l'assemblaggio della lavastoviglie, per mano dell'utente. Solo in ultima analisi si potrà passare ad un oggetto iplmementabile all'interno della geometria della serratura o del perno.
IDEE PRELIMINARI
In questa sezione si presentano i concept e i bozzetti che hanno portato verso la soluzione scelta come definitiva.
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L'idea nasce al fine di generare forza normale tra la superficie superiore della porta e la superficie inferiore del coperchio per mezzo di una laminetta metallica flessionale gestita da un grilletto.
Principali svantaggi:
- Necessità di porre il dispositivo elastico nel limitatissimo spazio interposto tra l'anta e il coperchio (~3mm) rende quest'idea preliminare poco utilizzabile.
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In questo concept, attraverso l'utilizzo di una molla torsionale (in rosso nel disegno), si vuole generare una forza normale alla porta così da opporsi all'apertura della stessa. Benché l'idea di porre il dispositivo elastico al di fuori della tolleranza imposta dalla geometria della lavastoviglie permetta il dimensionamento libero dello stesso.
Principali svantaggi:
- Difficoltà di serraggio alla lavastoviglie o al piano sovrastante (solo per attrito).
- Possibilità di interferenza con eventuali schermi sulla parte frontale dell porta.
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Si è deciso di mantenere i pro di entrambe i concept per generare la prima delle due soluzioni definitive per il dispositivo di sicurezza per bambini. Elencandoli brevemente:
- Dispositivo che si auto sostiene senza bisogno di ancoraggi esterni (concept 1).
- Dispositivo che pone la componente elastica al di fuori dei 3 mm di tolleranza concessi così da poter dimensionare liberamente la molla (concept 2).
CONCEPT E DEFINIZIONE IDEE SCELTE
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L'idea consiste nello sfruttare la molla torsionale all'interno del cilindro posto esternamente per generare una divaricazione dei due braccci che andrano in presa sulle superfici indicate in precedenza. Siccome la forza di apertura, in posizione nominale del perno, risulta essere di ~50N, abbiamo dimensionato il dispositivo affinchè generi una forza di valore uguale al fine di raddoppiare la forza complessiva. |
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Si è verificato però che, a causa del precarico della molla utile a generare la forza richiesta a fronte del piccolo spostamento dei bracci possibile all'interno della fessura, il dispositivo può riportarsi in posizione di equilibrio (totalmente divaricato) in maniera repentina, mettendo in pericolo la sicurezza durante il suo utilizzo. Alla stessa maniera non è trascurabile la forza necessaria a portare i due bracci in posizione tale da riuscire ad infilarsi nei 3mm spazio concessi.
I due problemi sono stati risolti con l'apposizione di un morsetto filettato.In primo luogo ricopre il ruolo di fondocorsa per la divaricazione del dispositivo (evitando ampie e repentine aperture), secondariamente, agendo sul galletto del morsetto, sarà possibile comprimere la molla senza necessità di applicare un'eccessiva forza sulle estremità.
In aggiunta sono stati posti piedini in gomma alle estremità dei bracci così da aumentare il coefficiente d'attrito tra le superfici. |
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A seguito dei risultati ottenuti dall'analisi sull'influenza della posizione del perno rispetto alla posizione nominale di montaggio (si veda la sezione Tolleranze), si è deciso di progettare un sisitema che permette il controllo di tale posizione in modo da variare a piacimento la forza richiesta all'apertura indipendentemente dalla posizione iniziale di montaggio. Infatti i denti che si nota nel'immagine permettono, premendo il perno, di muovere il piano su cui è fissato in un campo discretizzato di 6mm. In posizione di lavoro le molle precaricate mantengono il perno fisso nella posizione prescelta. |
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