La maggior parte della strumentazione descritta necessita di un’alimentazione mediante batterie.
Ovviamente ogni strumento lavorerà a diversi voltaggi, nello specifico avremo due grandi gruppi in cui è possibile suddividere la strumentazione. Il primo è costituito da termocamera e video-proiettore che vengono alimentati a 14-18 V. L’altro gruppo è costituito dalla videocamera, dalla scatola nera e dal sistema di radiotrasmissione che viene alimentato a 3,6 V (cioè mediante una batteria come quella del cellulare).
Nella progettazione abbiamo optato per un sistema di batterie che sia ricaricabile in quanto risulterebbe alquanto scomodo dover cambiare le batterie dopo ogni utilizzo.
La scelta per quanto riguarda il tipo di batterie è ricaduta su batterie al litio ricaricabili, le più leggere piccole sul mercato. (peso:30g dimensioni 4.5*3.5*0.5 mm)
Tenendo conto che il una batteria ha un voltaggio di 3,6 V, per raggiungere i 18 V della termocamera avremo bisogno di mettere in serie 5 batterie formando un gruppo che arriva a pesare 150 g.
Questo gruppo verrà posto fra la calotta in Kevlar e la calotta interna in EPS in modo da permettere a quest’ultima di svolgere il suo lavoro di assorbimento degli urti senza problemi.
Il secondo gruppo sarà invece costituito da 2 batterie sciolte che vanno ad alimentare videocamera, scatola nera e sistema radio.
Esse verranno poste nei buchi della calotta in EPS.
La scelta di questo tipo di disposizione non è casule, infatti si è cercato di mantenere la maggior parte del peso equamente distribuito lungo l’asse centrale del casco che corrisponde a quella della testa, in modo da non creare fastidiosi momenti inerziali e mantenere il movimento del capo più libero e fluibile possibile.
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