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    REVERSE
 

La Reverse Engineering consiste nell’acquisizione digitale di oggetti fisici tramite uno scanner laser che effettua diverse misurazioni necessarie per la ricostruzione del modello 3D. L’insieme delle sole misurazioni, solitamente rappresentate come una nuvola di punti, mancano però di informazioni topologiche e sono quindi elaborate in un formato più idoneo per i sistemi CAD come mesh triangolari o insieme di NURBS (Non-Uniform Rational B-Spline).

Non avendo a disposizione tavole tecniche sul forcellone in esame, si è scelto di scansionarlo con la tecnica suddetta ed effettuare misurazioni mediante calibro in particolare dove il laser è poco preciso.

 

ReverseReverse (2)

 

In seguito è stato rifinito superficialmente il modello con il software Geomagic Studio eliminando quelle parti che non erano state riprodotte fedelmente dal laser e chiudendo le fessure inesistenti per poi procedere con l’importazione (formato IGS) in CATIA dei punti, delle linee e delle superfici che definiscono la forma e l’ingombro del componente.

 

Reverse 3

 

Reverse 4

 

Diversamente dagli altri gruppi che avevano fatto ricorso alla reverse engineering, è stato scelto, poichè consigliato vivamente dalla Prof.ssa Magrassi e dagli Ing. Ambrogio e Caruso, un approccio alla modellazione che consiste nel ricreare completamente le superfici partendo dai punti e dalle linee e confrontandole poi in seguito con quelle ottenute dal modello 3D. Questo suggerimento si è rivelato molto vantaggioso: le superfici del solido risultano molto più regolari e quindi in sede di FEM non sono stati riscontrati intagli che avrebbero portato ad un aumento sensibile degli sforzi.

 

Reverse 5

 

Reverse 6