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    MODELLAZIONE
 

Come precedentemente detto si è scelto di ricostruire completamente le superfici del forcellone.

Come primo step di questa operazione sono stati individuati tra i punti forniti dal reverse quelli più significativi a ricreare mediante delle spline il profilo esterno del forcellone in modo tale che fosse il più fedele possibile al corpo centrale dell’originale, rimandando la modellazione delle appendici a una fase posteriore.

 

linee

 

Il passo successivo è stato quello di formare delle linee chiuse unendo le spine disegnate al fine di ottenere le superfici necessarie. Abbiamo a questo punto riscontrato la necessità di suddividere le superfici in parti di minore estensione poiché, a causa della complessità delle forme, il software introduceva degli errori non accettabili nella curvatura delle superfici. Le parti così ottenute sono quindi state unite imponendo dove possibile la continuità di tangenza e curvatura.

 

superfici

 

A questo punto, dopo aver importato l’unione delle superfici nel modulo Part Design, è stato ricostruito il “guscio” del forcellone (mediante il comando “superfici con spessore” e imponendo lo spessore di 4,5 mm rilevato con il calibro), che è stato man mano sviluppato modellando opportunamente gli attacchi che erano stati tralasciati in precedenza.

 

guscio sopra

 

guscio sotto

 

attacchi anteriori

 

attacchi posteriori

 

Un ulteriore passaggio è stato la modellazione delle nervature presenti nella parte inferiore. Questa operazione si è rivelata particolarmente problematica in quanto non ci è stato fornito il reverse della parte inferiore del forcellone. Abbiamo quindi dovuto ricostruire queste features (utilizzando l’apposito comando “nervature” di CATIA) basandoci sulle fotografie e sugli spessori che ci sono stati forniti.

 

nervature

 

Infine, come ultimo step, sono stati eseguiti gli opportuni raccordi sugli spigoli vivi in modo da evitare effetti di intaglio nel calcolo degli sforzi.

 

forcellone1

 

forcellone2