Politecnico di Milano e Schiavi Macchine

Da diversi anni l’università Politecnico di Milano e l’azienda Schiavi Macchine Industriali Lavorazioni Lamiera s.r.l. mantengono una collaborazione per agevolare l’entrata nel mondo del lavoro da parte degli studenti.

Ogni anno, nel corso di Laboratorio Progettuale CAD, il titolare del corso l’Ing. Paolo Magni e il Sig. Filippo Mondani danno agli studenti la possibilità di cimentarsi in progetti innovativi e utili, al fine di presentare loro la realtà del lavoro.

In particolare durante l’anno accademico 2010/2011 i progetti si sono focalizzati sullo studio di movimentazione di assi di macchine utensili, quali presse piegatrici e macchine a taglio laser, settore in cui Schiavi è leader internazionale.

Supporto motorizzato per sicurezza pressa

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Sede di Piacenza

Corso di Laboratorio Progettuale CAD

Sviluppato da:

 

Borella Matteo 765417

 

Costa Thomas 761717

 

Losini Fabrizio 767066

 

Novara Giovanni 767073

Scuola di Ingegneria industriale

Le macchine per la piegatura della lamiere in base alla direttiva macchine 2006/42/CE, rientrano nell’allegato IV, ossia tra le macchine più pericolose.

La pericolosità delle piegatrici deriva dalla possibilità di schiacciamento degli arti superiori o, più raramente, di altre parti del corpo. Si tratta in genere di infortuni gravi con postumi permanenti.

Per mettere in sicurezza questo genere di macchina utensile la norma prevede l’utilizzo di dispositivi di sicurezza, tra i quali possiamo distinguere:

· dispositivi a stampo chiuso: in cui il punzone lavora all’interno della matrice e non vi è possibilità di schiacciamento;

· dispositivi a schermo fisso: in cui tutti i lati della piegatrice sono racchiusi tra schermi di protezione, che possono essere attraversati solo dai pezzi in lavorazione;

· dispositivi a schermo mobile: in questo caso la zona pericolosa è ricoperta dalle protezioni solo quando l’operazione in svolgimento è pericolosa e si può accedere alla postazione solo quando la pressa è al punto morto superiore.

Altri sistemi di sicurezza previsti dalla norma riguardano i dispositivi a barriera immateriale, quindi una fotocellula.

Questa genere di dispositivo è costituito da uno o più raggi luminosi ed è collegato con il sistema di comando, impedendo la discesa del punzone quando le mani o altre parti del corpo si trovano in posizione di pericolo.

 Tale dispositivo deve realizzare la”sicurezza intrinseca” in modo da determinare l’arresto della macchina al verificarsi del minimo guasto o anomalia.

Il dispositivo deve essere posizionato ad una distanza di sicurezza dalla zona pericolosa, in relazione al tempo di arresto della macchina, e installato in modo tale da non essere eluso da sopra, da sotto o di lato.

Per ora tali dispositivi sono dotati di movimentazione manuale, in altezza rispetto al punzone, e lo scopo del nostro progetto è quello di rendere tale spostamento automatico, motorizzando l’asse di salita/discesa della parte mobile in modo da fornire l’intero controllo della sicurezza al CN della macchina e aumentare ulteriormente la produttività, eliminando i tempi di set-up.

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