Per trovare una soluzione al problema propostoci da Clamp, all'inizio
del progetto abbiamo intrapreso due strade parallele: la ricerca di un
design innovativo e di un materiale innovativo.
Lo studio sui materiali ha toccato diverse tappe, tra le quali le leghe
a memoria di forma e i materiali polimerici, fino a concludersi con i materiali
compositi.
I materiali compositi sono ottenuti unendo ad una matrice polimerica delle
fibre di altro genere, donando al polimero diverse caratteristiche interessanti.
Tra tutte le combinazioni possibili, l'azienda Proplast ci ha proposto
Fibra di Vetro in Polipropilene (a sinistra)e
Fibra di Vetro in Poliammide (a destra). Mentre il range di temperatura
del Polipropilene non risulta essere adatto all'applicazione a noi richiesta
(la nostra fascetta deve poter lavorare in un range di temperatura compreso
tra i -20°C e i 110°C), le caratteristiche della Poliammide rispettano le richieste.
Fibra di Vetro in PP
Fibra di Vetro in PA
Dal confronto tra l'acciaio inox e la fibra di vetro in PA si nota che il composito (che in questo caso ha l'80% di fibre orientate longitudinalmente e il 20% orientate trasversalmente) possiede spesso delle caratteristiche superiori. In particolare è più leggero, e la sua deformazione elastica a trazione è superiore di un ordine di grandezza. Inoltre questo resta in campo elastico fino a rottura, a differenza dell'acciaio che ha una deformazione di snervamento. Il principale svantaggio per il composito è rappresentato dal range di temperatura, che copre comunque quello richiesto dalla nostra applicazione, ma arrivando al limite, non lasciando un margine di sicurezza adeguato.
Il nostro studio sui materiali compositi si è concluso in questo punto, poichè il design trovato per la nostra fascetta si sposa meglio con il classico acciaio.
Viste le caratteristiche secondo noi ottime per le fascette elastiche della fibra di vetro in PA, uno studio di questo genere potrebbe essere sviluppato in futuro.