L’interfaccia di progettazione e la parametrizzazione interna

 

La nostra idea è quella di facilitare la modifica e la revisione di un componente che deve subire cambiamenti e migliorie. Immaginiamo di avere un prodotto destinato, con opportune modifiche, a più utilizzi (in questo caso per motori di architetture e cilindrate diverse come per un differente volano) o semplicemente da innovare (come potrebbe essere il lavoro di un tuner che progetta per le competizioni): il lavoro del tecnico (che può anche essere il disegnatore), già impegnato in calcoli strutturali e nuove idee, sarebbe notevolmente allungato dal rintracciare nel modello i parametri e gli sketch interessati. Immaginiamo poi se un bravo ingegnere, però poco pratico nell’uso di un particolare software adottato da un’azienda, debba ricercare tutti i comandi, creando allungamento nei tempi di progettazione e ampliando le possibilità di eventuali errori. Entra allora in gioco la nostra proposta: un interfaccia di progettazione. Nel nostro caso è un file Excel particolarmente pratico e di facile comprensione. Abbiamo creato per ogni parte dell’albero una pagina dedicata, provvista di disegni che mostrano la parte che si va a modificare, in cui si possono cambiare i parametri del pezzo. Quindi dopo aver effettuato i calcoli per la modifica del modello basta inserire i nuovi valori numerici nelle tabelle dedicate per averne una rimodellazione appropriata. Con un bel risparmio di tempo! Tuttavia questo lavoro non si basa solamente sulla possibilità di cambiare alcuni parametri: il pezzo, dopo aver inserito le modifiche, deve naturalmente mantenere proporzioni e geometrie originali che devono garantire le precedenti qualità; sarebbe inutile cambiare l’altezza del gomito se il suo spessore si riducesse di conseguenza! Abbiamo quindi fatto un attento lavoro di parametrizzazione che, cambiando alcuni parametri indipendenti, possa influire su altre quote in proporzione. Abbiamo calcolato più di 180 parametri sul solo albero motore. Non avrebbe avuto senso proporre un interfaccia che permetta di cambiare ognuno di questi parametri: il guadagno di tempo per la progettazione non sarebbe stato così grande. Per capire di quanto si sia ridotto il numero dei parametri che si possono modificare mettiamo alcuni dati: il numero di variabili indipendenti si è ridotto da 190 a 82 con ben 58 valori destinati alle lavorazione finali (fori, raccordi e smussi) che non pensiamo siano oggetto di tante modifiche. Così con soli 24 parametri destinati alle geometrie “di base” si può cambiare il nostro albero! Pensiamo inoltre che se le aziende, quando si disegna un nuovo modello, promuovessero la creazione di questa interfaccia, i tempi generali di modifica, ma anche di revisione generale delle quote, si ridurrebbero parecchio migliorando la produttività e la chiarezza fra i reparti.

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