INTRODUZIONE

 

UN PO' DI STORIA

Sembra ieri, quando la totalità delle MTB in circolazione, affidava la salute del proprio telaio, all'unico impianto frenante allora disponibile: il "Cantilever", che ha dominato la scena, per tanti anni.
L'avvento delle forcelle e dei telai ammortizzati, ha permesso un notevole incremento delle prestazioni "offroad", così, i vecchi Cantilever, messi alle corde dalle nuove pretese dei bikers, hanno iniziato a mostrare i loro limiti.  Oggi sono ormai caduti in disuso e le MTB in commercio montano i più attuali e validi "V-brake".
Oggi c’è una lenta ascesa del mercato dei freni a disco: questi ultimi, idraulici o meccanici, sino a ieri deputati esclusivamente a discesisti professionisti, oggi, hanno iniziato una tranquilla ma costante conquista delle fasce meno elitarie.

 

Possiamo distinguere 3 principali tipologie di freni:

FRENI CLASSICI DI TIPO MECCANICO

  • V-BRAKE
  • CANTILEVER

FRENI A DISCO

  • IDRAULICI
  • MISTI (trasmissione meccanica e pinza idraulica
  • MECCANICI

FRENI IDRAULICI SENZA DISCO

 

IL V-BRAKE - freno a tiraggio laterale

I moderni V-brake, oggi utilizzati sulle MTB di tutte le classi e su moltissime ibride, hanno, grazie al rapporto di leva favorevole, un potere frenante nettamente superiore ai vecchi Cantilever.


L'intero impianto è composto da:

Come per tutti gli altri componenti di una bici, la varietà dei materiali e le raffinatezze tecniche adottate, sono i fattori che determinano le differenze di prezzo tra i vari modelli...
Le leve, sono solitamente in alluminio o altra lega leggera, forgiate o con lavorazione CNC. Alcuni fabbricanti optano anche per materiali alternativi (termoplastica o compositi).
Per i corpi freno, la scelta cade quasi esclusivamente sulle leghe d'alluminio, ma, con molte varianti per quanto riguarda il tipo di lavorazione e l'adozione di accorgimenti che ne migliorano la funzionalità: cuscinetti autolubrificanti, meccanismo per l'appoggio parallelo dei pattini, portapattini in titanio.

 

IL CANTILEVER - freno a tiraggio centrale


Si tratta di freni a "tiraggio centrale", in quanto, il cavo di trasmissione, giunge direttamente dall'alto, ad un equa distanza tra i due corpi e il tiraggio avviene con un movimento verticale.




Negli anni, il sistema, è stato modificato, ma il concetto generale rimane invariato:
In alcuni modelli, i due corpi sono uniti fra loro, tramite un cavetto che funge da ponticello, ed è proprio alla parte centrale di quest'ultimo, che è collegato il cavo di trasmissione.
In altri, notiamo invece che, il cavo di trasmissione giunge sino ad uno dei due corpi (quello dotato di morsetto) e, un corto cavetto, collega il cavo di trasmissione all'altro corpo.

 

FRENI A DISCO


Il freno a disco, con tutte le sue possibili varianti, rappresenta, per ora, l'ultima frontiera nel campo degli impianti frenanti per biciclette.
Frenano senza dubbio meglio dei Cantilever e sono più progressivi dei V-brakes. Ma non sono ancora diffusi perché, i mozzi delle ruote, devono essere appositamente studiati per accogliere il disco dei freni e il supporto per le pinze non è presente su tutte le forcelle. Non tutti i tipi di raggiatura sono idonei (i raggi sono sottoposti ad altissimo stress)e il peso ed il costo complessivi dell'impianto completo sono superiore a quello dei V-brake.
Si dividono in: idraulici, misti e meccanici.

 

OBIETTIVO


L’obiettivo di questo progetto è creare un modello di bicicletta in materiale plastico più economico rispetto ai modelli tradizionali in materiale metallico che ci sono sul mercato.
L’impianto frenante scelto per questo progetto è del tipo Cantilever, poiché le specifiche di progetto privilegiano la riduzione dei costi rispetto alle prestazioni e la durata del prodotto.
Ci si rivolge ad un target molto ampio e quindi si sceglie di effettuare una produzione in grande serie.

 

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