Per la verifica a fatica del componente abbiamo scelto di metterci in condizioni di fatica illimitata ed abbiamo dovuto scegliere il criterio di resistenza più appropriato tra :
Criterio di Gough- Pollard
Criterio di Sines
Il primo risulta essere applicabile soltanto nel caso di sollecitazione di flessione alternata e di torsione rotante, mentre il secondo ha un impiego di carattere più generale purchè le direzioni principali delle componenti alternate rimangano fisse durante il ciclo.
Essendo il nostro un caso in cui il carico risulta essere pulsante abbiamo scelto di adottare questo secondo metodo.
Il primo passo è stato quello di ricavare il diagramma di Haigh semplificato per poter estrarne il valore di sforzo limite σa,lim con la quale poter effettuare la verifica.
Nel caso in cui σmed =0 il valore di .0,35 è un valore dipendente dal tipo di materiale, nel nostro caso acciaio e dal tipo di sollecitazione applicata al componente, mentre b3 è un coefficiente dovuto al tipo di lavorazione che esso ha subito.
Scegliamo di considerare come massimo il valore di sforzo di snervamento del materiale σsn = 960 N/mm2 abbiamo così ricavato il diagramma di Haigh
Grazie all'equazione estrapolata dal diagramma abbiamo potuto rilevare i valori di σa,lim ed i valori di K coefficiente dovuto al tipo di materiale.
Il secondo passo risulta essere quello di ricavare la sollecitazione di confronto secondo Sines la quale risulta essere funzione della componente alternata delle sollecitazioni principali le quali sono state ricavate per ogni sezione in esame dalla precedente analisi FEM.
Per Sines il coefficiente di sicurezza η è dato da :
Nel seguente file sono riportati i calcoli ed i valori dei coefficienti di sicurezza per le singole sezioni della pinza esaminate.
Dai calcoli effettuati con il metodo di Sines la pinza risulta essere verificata a fatica ovunque tranne nella sezione in cui è posizionato il piattello dove è applicato l'intero carico di 500000 N peraltro eravamo già stati allertati di questo problema dall'ingegnere responsabile di Capmac, ma le nostre conoscenze attuali a proposito di questo argomento, visti anche i risultati ottenuti, non ci permettono di considerare tali valori completamente attendibili.