Politecnico di Milano

III facoltà di Architettura

Sede di Como

 

 

Sistemi per lo sviluppo prodotto

 

 
ESERCITAZIONE DI FINE CORSO

 REALIZAZIONE E RELAZIONE LAMPADA ECLISSE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Docenti

Monica Bordegoni

Francesco Rosa

 

Studenti

Elisa Berti 202081

Laura Miccio 200942

 

 

 

Prodotto

 

Carta d’Identità

 

Produttore: Artemide

Designer: Vico Magistretti                  

Collezione: Modern Classic                      

Anno di produzione: 1967

Riconoscimenti: Compasso d’oro

Dimensioni: Ø 12 H 18 cm

Materiale/ Finiture: metallo verniciato

 

 

 

 

 

Eclisse è composta da due semisfere disponibili nei colori: bianco, arancio o silver.

Scelta di una tecnologia semplice, non esasperata, estetica basata su forme primarie. La semisfera ruotando sul proprio asse può graduare l’intensità luminosa. La fonte d’ispirazione, a detta dello stesso Magistretti, viene da Victor Hugo, da Jean Valjean, il ladro famoso. E' la lanterna cieca dei ladri.

 

 

Designer:

L’intensa attività di Vico Magistretti, sia come designer che come architetto, iniziata già nel primo dopoguerra, si è distinta per originalità sfuggendo a qualsiasi classificazione di scuola.

Il suo lavoro e la sua ricerca hanno attraversato e segnato la storia del design italiano, di cui è uno dei padri indiscussi.
Nato il 6 ottobre 1920 a Milano, nel 1945 si è laureato in architettura dopo aver studiato anche presso il "Champ Universitarie Italien de Lousanne", ed è entrato nello studio del padre, partecipando dal 1948 a varie edizioni della Triennale di Milano.
Nel 1956 è stato tra i fondatori dell'ADI, l'Associazione per il Disegno Industriale.
Ha ricevuto numerosi e notevoli premi:  Medaglia d'Oro alla IX Triennale nel '51, Compasso d'oro nel 1967 con la lampada Eclisse. Continua è stata la sua ricerca nel design, nella cultura del progetto e nella sperimentazione innovativa di materiali e tecnologie (plastica e suoi derivati), di soluzioni spaziali (il tema dell'impilabile e del trasportabile), nonché di forme e funzioni sempre nuove, lontane nel loro rigore dalle mode che hanno attraversato gli ultimi sessant'anni.

Le sue opere sono state esposte nelle principali mostre di design in Italia, Europa, Stati Uniti e Giappone, e fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo.

 

Dimensioni principali (cad)

Sono state messe in evidenza solo le misure necessarie a creare il modello in Solidedge.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Procedimenti per la realizzazione in “Solidedge”

Abbiamo suddiviso la lampada in cinque componenti: la sfera esterna, quella interna, il corpo lampada e la base.

 

Sfera esterna

-         Come prima operazione abbiamo creato una “Revolved protusion” attraverso un semicerchio di diametro pari a 120mm fatto ruotare intorno ad un asse di 360°.

-         Poi abbiamo asportato dalla sfera la parte più esterna a 25mm dal diametro maggiore con il comando “Cutout”.

-         Successivamente abbiamo creato lo spessore, di 1mm, utilizzando il comando “Thin wall”.

-         Il foro alla base è stato realizzato anch’esso con il “Cutout”, attraverso uno “sketch” di forma circolare di diametro 35mm realizzato su un piano parallelo tangente alla sfera.

-         Per creare una superficie da vincolare alla base abbiamo creato un anello attraverso una “Protusion” di diametro 35mm e spessore 1,05mm che andasse a chiudere il foro precedentemente creato. Con un “Cutout” abbiamo asportato la parte interna del cilindro in modo che restasse una cavità di diametro 30mm.

-         Attraverso un “Cutout” di diametro 30mm e di altezza 2mm abbiamo creato un foro nella nuova protusion.

 

 

Sfera interna

-         Per la realizzazione della sfera interna abbiamo seguito lo stesso procedimento: come prima operazione abbiamo creato una “Revolved protusion” attraverso un semicerchio di diametro pari a 100mm fatto ruotare intorno ad un asse di 360°.

-         Poi abbiamo asportato dalla sfera la parte più esterna a  20mm dal diametro maggiore con il comando “Cutout”.

-         Successivamente abbiamo creato lo spessore, di 1mm, utilizzando il comando “Thin wall”.

-         Il foro alla base è stato realizzato anch’esso con il “Cutout”, attraverso uno “sketch” di forma circolare di diametro 30mm realizzato su un piano parallelo tangente alla sfera.

-         Per creare una superficie da vincolare al corpo lampada abbiamo creato un anello attraverso una “Protusion” di diametro 30mm e spessore 1,05mm che andasse a chiudere il foro precedentemente creato. Con un “Cutout” abbiamo asportato la parte interna del cilindro in modo che restasse una cavità di diametro 25mm.

 

 

Lampadina

-          Anche per la realizzazione della lampadina siamo partite da una  “Revolved protusion” attraverso un semicerchio di diametro pari a 40mm fatto ruotare intorno ad un asse di 360°.

-          Poi abbiamo fatto un taglio alla base utilizzando il  “Cutout, attraverso uno  “sketch” di forma circolare di diametro 20mm.

-          Per formare la base della lampadina abbiamo usato una Protusion di diametro pari a 20mm e altezza 5mm.

-          Il punto di contatto tra la lampadina e la sua base è stata smussata con un “Ronunddi 15mm.

 

 

 

 

Corpo lampada

-          Per dare forma al primo elemento abbiamo utilizzato una “Protusion”  di diametro 30mm e altezza 15mm.

-          Il secondo elemento è stato realizzato anch’esso attraverso una  “ Protusion”, di diametro 40mm e altezza 6mm.

-          E per finire anche per il terzo elemento è stata usata la stessa tecnica con un diametro di 30mm e altezza 19mm. In questo elemento è stato creato un incavo per creare un vincolo con l’anello della sfera minore. Questo è stato realizzato attraverso un “Cutoutd 1,05mm e l’aggiunta di una “Protusion di diametro 25mm e spessore 1,05.

-          Nel punto di contatto tra il secondo e il terzo elemento abbiamo fatto un ”Camfer” di 3mm.

 

 

 

 

Base:

-          Come prima operazione abbiamo creato una “Revolved protusion” attraverso un semicerchio di diametro pari a 120mm fatto ruotare intorno ad un asse di 360°.

-          Successivamente abbiamo realizzato un “Cutout di diametro 35mm.

-          La realizzazione della base è proseguita creando una nuova “ Protusion” di diametro pari a 35mm e altezza 5mm.

-          La fase successiva è stata quella di realizzare due “Round” di 5mm sulle due estremità del Cutout in modo da rendere meno spigolosi gli elementi tra loro.

-          Nell’ ultimo elemento realizzato abbiamo creato attraverso un “Cutout un foro di 30mm di diametro e altezza 10mm in modo da permettere il contatto della sfera grande.

-          La base inferiore della semisfera principale è stata smussata con un “Round” di 8 mm sul bordo inferiore.

-          L’ultima operazione è stata quella di aggiungere il basamento, realizzato con una “Protusion” di diametro 110mm e altezza 5mm.

 

 

 

Parametrizzazione

Si è deciso di non vincolare ogni singolo elemento ma soltanto le varie parti tra di loro.

Come componente principale abbiamo preso il diametro della sfera maggiore e al variare di questo far modificare il diametro della sfera minore e l’altezza della parte cilindrica superiore del corpo lampada.

 

Assemblaggio

Siamo partite dalla base alla quale abbiamo vincolato il corpo lampada attraverso il legame di coincidenza (“Mate”) tra la superficie inferiore di quest’ultimo e quella dell’incavo creato appositamente nella base.

Poi abbiamo unito la lampadina al corpo lampada facendone combaciare le superfici (“mate”) e imponendone la coassialità (“axial align”).

Il passaggio successivo è stato quello di collegare la sfera di diametro minore all’incastro creato appositamente nel corpo lampada facendo coincidere (“mate”) la faccia inferiore dell’anello con quella dell’incavo. È stata imposta anche una coassialità (“axial align”) in modo che la sfera resti libera di ruotare intorno al corpo lampada.

In ultimo abbiamo unito la sfera di diametro maggiore con la base attraverso una coincidenza tra le superfici (“mate”). È stato aggiunto inoltre un vincolo di coassialità (“axial align”) tra le due parti.