Politecnico di Milano – Facoltà di Ingegneria Industriale

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Laboratorio progettuale CAD – Prof. Cascini

Anno Accademico 2009/2010

 

MODELLAZIONE SISTEMA PROLINK PER MOTO GP11         

HOME

CINEMATICA

DINAMICA

CONFIGURAZIONE DEFINITIVA

MODELLAZIONE CAD

ASSEMBLAGGIO

ANALISI FEM

RINGRAZIAMENTI E CONTATTI

 

 

 

 

 

 

Lo scopo del progetto è quello di realizzare la sospensione posteriore a leveraggio progressivo (Prolink) per la moto GP11 che gareggerà nell’edizione 2011 del campionato italiano SuperTwins (http://www.supertwins.it).

 

In questo caso Behavior, Function e Structure sono già stabilite dalle specifiche forniteci dal team Alemoto:

 

Ø Function:  disaccoppiare dinamicamente forcellone e telaio introducendo un elemento elastico e smorzante con lo scopo di rendere più confortevole e prestazionale la guida in pista, nonché di ridurre le sollecitazioni provenienti da terra sugli organi meccanici.

 

Ø Behavior :  il principio fisico su cui si fonda il sistema è di natura meccanica poiché sfrutta l’elasticità della molla e la dissipazione energetica dello smorzatore viscoso.

 

Ø Structure:  la struttura è in questo caso determinata dalla scelta di un monoammortizzatore posizionato in corrispondenza dell’asse di simmetria della moto (anziché due ammortizzatori posizionati verticalmente ai lati della ruota posteriore, che costituiscono ormai una soluzione desueta nel mondo delle corse) collegato a bilanciere e puntone così da costituire un leveraggio progressivo che prevede due punti di attacco sul forcellone e uno sul telaio.

 

Le ragioni di questa scelta risiedono nel fatto che lo sviluppo tecnologico ha portato ad adottare sulle moto da corsa un unico ammortizzatore di corsa e dimensioni contenute rispetto alle applicazioni su modelli stradali, posto davanti alla ruota, comandato attraverso opportuni biellismi che permettono di realizzare i rapporti corsa mono/corsa ruota desiderati.

Si può dire che attualmente il rapporto tra corsa ruota e corsa ammortizzatore nelle moto progettate per uso stradale è di circa 3, per scendere a un rapporto di circa 2/2,1 nelle moto da Gran Premio, per le quali le escursioni massime sono attorno ai 120mm.

 

I vantaggi del monoammortizzatore con leveraggio progressivo sono molteplici:

 

1.     possibilità di prevedere ammortizzatori abbastanza corti, con corsa ridotta rispetto all'escursione della ruota;

 

2.     possibilità di posizionare l'ammortizzatore in una zona centrale del telaio a tutto vantaggio della resistenza del fissaggio superiore dell'ammortizzatore;

 

3.     riduzione degli ingombri e dell'inerzia della moto: l'ammortizzatore si trova più vicino al centro della moto e quindi al baricentro;

 

4.     possibilità di realizzare la curva di progressività desiderata, con l'andamento scuotimento ruota/scuotimento mono che meglio si adatta alle esigenze corsaiole.

 

Si riportano di seguito alcune immagini del complessivo comprendente monoammortizzatore, puntone, bilanciere e  relativi attacchi a forcellone e telaio per illustrare lo schema del prolink adottato; le foto si riferiscono al prolink di una Ducati 748:

 

                            

 

Le prime due immagini mostrano puntone e ammortizzatore con i relativi collegamenti al forcellone mediante uniball (giunto sferico); alle estremità opposte i due pezzi sono collegati ancora attraverso due attacchi uniball al bilanciere, che risulta imperniato al telaio e del quale la terza foto mostra la vista dal basso.

Il bilanciere presenta una forma ad “esse” perché, mentre il mono si trova in corrispondenza del piano di simmetria della moto, il puntone è shiftato rispetto a quest'ultimo (modellazione bilanciere).

 

I seguenti esplosi sono tratti dai manuali tecnici ancora della Ducati 748 e della Monster 750 e servono a chiarificare ulteriormente lo schema delle sospensioni utilizzato su queste moto, dal quale si ha preso spunto per la concezione del prolink della GP11:

 

 

La sospensione posteriore della 748 utilizza un monoammortizzatore (1) completamente regolabile con azionamento progressivo; questo sistema è composto da un bilanciere superiore infulcrato nel telaio (2) e da una biella regolabile o puntone (3), fissata  inferiormente al forcellone (4), anch'esso infulcrato nel telaio (pivot).

 

 

La Monster presenta una soluzione più vicina a quella che verrà adottata poiché la molla si attacca al foro anteriore (rispetto alla direzione di marcia della moto) del bilanciere, mentre il puntone (in questo caso a due bracci) a quello posteriore.