LAMBORGHINI BIKE - REAR HUBLESS WHEEL

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Soluzioni

In questa pagina vengono presentate le soluzioni vagliate durante la creazione del progetto a carattere di idea; i calcoli delle soluzioni finali sono riportati nella pagina calcoli e analisi.

Attacco ruota-telaio

Trasmissione primaria

Trasmissione_secondaria

Carro posteriore

Tendi cinghia

Cerchio

Pedali pieghevoli

 

Attacco ruota-telaio

Per collegare ruota e telaio è necessario prevedere un meccanismo che si leghi direttamente al cerchio, non essendo presente il mozzo. Si è pensato da principio di utilizzare un manicotto munito di cuscinetti che strisciassero in apposite guide ricavate nel cerchio. Quest'idea è stata poi abbandonata a causa dell'eccessivo ingombro radiale del cerchio e del manicotto.

Si è pensato quindi di creare un manicotto a ricircolo di sfere con le piste delle sfere ricavate direttamente sul cerchio.

Il cerchio viene realizzato in carbonio, il manicotto invece in ergal.

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Trasmissione primaria

Essendo la ruota priva di mozzo si è reso necessario trovare una soluzione alternativa a quella classica che fosse allo stesso tempo efficiente e poco ingombrante. Si è pensato quindi di creare un accoppiamento tra un pignone vincolato al manicotto e un ingranaggio interno ricavato direttamente nel cerchione.

trasm1

La ruota dentata interna è però di difficile realizzazione essendo il cerchione in carbonio. La necessità quindi di avere un materiale sufficientemente resistente allo scopo ha portato a pensare all'inserimento di una cremagliera di acciaio all'interno del cerchione.

cremagliera

La complessità della realizzazione tecnologica, il peso che avrebbe raggiunto questa soluzione e la sensibilità del sistema alla presenza di eventuale sporcizia hanno fatto abbandonare l'idea dell'ingranaggio a favore di una ruota di frizione dal catalogo Stieber.

Schema Finale trasmissione primaria

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Trasmissione secondaria

Avendo escluso in partenza l'ipotesi di utilizzare una catena per la trasmissione del moto come richiesto da Lamborghini, si è optato inizialmente per una trasmissione flessibile consultando il catalogo Sunher con due diversi schemi come mostrato in figura. Si è pensato ad una trasmissione flessibile in quanto le coppie in gioco non sono eccessivamente elevate e vi è inoltre la possibilità di nascondere la trasmissione all'interno del telaio.

Il carro posteriore, come il manicotto, viene realizzato in ergal.

trasmissione

All'inizio si è quindi optato per una trasmissione flessibile a vista che ricevesse potenza dalla guarnitura tramite una coppia conica e raggiungesse direttamente l'alberino del pignone.

Successivamente si è valutata l'ipotesi di collocare la stessa all'interno del telaio. Questa soluzione è stata poi scartata a causa delle sollecitazioni eccessive che si sarebbero create nel telaio e al raggio di curvatura troppo elevato richiesto dalla trasmissione flessibile per quelle coppie in gioco.

Per cercare di ovviare a questo problema si provato a mettere una coppia conica anche sull'alberino del pignone, ma vedendo la complessità del sistema si è optato per una soluzione più semplice e meno costosa; si è scelto quindi di trasmettere il moto per mezzo di una cinghia dentata della serie Poly Chain GT Carbon dal catalogo Gates, dove si è visto che una cinghia di larghezza 8 mm e altezza dente di 3,4 mm risulta sufficiente per le coppie e le velocità in gioco. Criterio di scelta di tale soluzione è stata scelta anche la sua silenzionsità e il fatto che non necessiti di alcun tipo di lubrificante, che può sempre essere causa di spiacevoli inconvenienti per l'ignaro ciclista.

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Tendi cinghia

Il tendi cinghia svolge la mansione di mettere in tensione la cinghia lasca, ordinata di lunghezza superiore al necessario per non avere difficoltà nella fase di montaggio e di calettamento sulle due pulegge. Incernierato ad una estremità e saldamente fissato al telaio con i suoi 45° di rotazione consente di imporre alla cinghia la tensione desiderata.

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Carro posteriore

Per collegare il manicotto al telaio si è realizzato il carro posteriore in figura che si colleghi al telaio inserendosi all'interno dello stesso con un accoppiamento geometrico e al manicotto tramite bulloni.

forcella

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Cerchio

Profilo

Per il disegno del profilo del cerchio si è partiti dallo studio di cerchi per biciclette ad elevate prestazioni. Si è quindi cercato di adattare uno di questi profili al copertone selezionato: uno Schwalbe Big Apple da 18''. Le dimensioni delle ruote sono state imposte dai progettisti del telaio, mentre il modello del copertone è stato scelto per via delle sue caratteristiche costruttive. Esso infatti con la larghezza della sua sezione di 50mm gonfiato tra 1,5 e 2,5 bar garantisce, tramite il cuscino d'aria che si crea nello pneumatico, lo stesso comfort di biciclette equipaggiate con ben più costose tecniche di sospensione.

Valvola di gonfiaggio

Altra attenzione che si è avuta è stata quella di occuparsi della camera d'aria e relativa valvola di gonfiaggio. Si è pensato di equipaggiare la ruota con una camera d'aria dotata di valvola a 90°, reperibile in commercio, al termine della quale verrà montata una prolunga in elastomero che renderà possibile il collegamento della camera d'aria con il dispositivo di gonfiaggio. Il tutto sarà inserito nella cavità del cerchio e coperto da una paratia in materiale polimerico fissata tramite due viti rivestite con tappini in gomma. Si è ritenuto che la variazione di materiale tra il cerchio e la paratia non comporti sostanziali diminuzioni nella coppia trasmissibile.

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Pedali pieghevoli

Ennesimo aspetto non trascurato sono stati i pedali, che insieme al manubrio sono i componenti di maggior ingombro laterale. Si è pertanto pensato di realizzare una soluzione che permettesse di ripiegarli lungo la pedivella e ridurre in questo modo l'ingombro della bici quando riposta nel bagagliaio della vettura. In primis si voleva posizionare una cerniera sul perno del pedale, ma ciò avrebbe conferito minore rigidezza al pedale. Si è pertanto pensato di posizionarla su di un pieghevole, tenuto in posizione da un coperchietto in elastomero, per consentire anche la scelta di pedali dalla struttura classica.

Con la soluzione adottata si arriva ad un larghezza complessiva della bici in fase di chiusura di soli 190mm.

Le pedivelle sono state progettate per accoppiarsi con un qualsiasi movimento centrale a cartuccia con perno quadro reperibile presso i più comuni produttori (Shimano, Campagnolo, Fsa, Miche,...).

Anche le pedivelle in linea di massima sono realizzate in ergal.

Per i pedali si declina la scelta del componente all'azienda vista l'ampia gamma di prodotti a disposizione. Cioè è possibile tramite i fori M10 posti sul componente pieghevole che è misura standard per tutti i marchi e modelli del settore.

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GRUPPO 429

Andrea Pellecchia

Michele Vignati

 

Polimi

Lamborghini